La raccolta del luppolo 2020 si è conclusa ormai da un paio di mesi e ora, a mente fredda, ne approfittiamo per raccontarla e provare a tirare le somme.
Il nostro luppoleto è composto da differenti varietà di luppolo. Abbiamo varietà europe: Saaz, Mittelfruh e Smaragd e poi l’americano Cascade. Coltiviamo differenti varietà di luppolo perchè hanno differenti caratteristiche agronomiche ed organolettiche.
Senza dilungarsi troppo sulle differenti caratteristiche sulle quali magari proveremo a fare un post ad hoc, possiamo qui semplicemente dire che le varietà americane hanno nella nostra zona (levante ligure) un ottima produttività e delle buone caratteristiche olfattive con toni agrumati (molto meno evidenti rispetto alla stessa varietà coltivata negli USA) e balsamici. Le varietà europee invece sono caratterizzate da un produttività più bassa, da una difficoltà maggiore di coltivazione e da aromi in generale più fini e legati alle componenti vegetali (erbaceo e floreale).
Le piante sono alte dai 4 ai 6 mt e per la produzione della birra vengono utilizzati solo i fiori (in gergo tecnico, coni) che produce la pianta femmina. La pianta maschile non viene coltivata per uso birraio ma solo per incroci.
Ma torniamo alla nostra raccolta, che svolgiamo in maniera completamente manuale.
Per prima cosa tagliamo la pianta a circa 1 mt di altezza. Il luppolo è una pianta pluriennale e la primavera successiva ripartirà con nuovi germogli e tralci. Le piante tagliate le carichiamo sul furgone e le portiamo in un posto, all’ombra, dove andremo a raccogliere con calma i fiori.
La raccolta è un attività piuttosto lunga e ripetitiva, per cui cerchiamo di renderla piacevole facendola in compagnia. Chiacchere e qualche bevuta con salame e formaggio di contorno la rendono un attività di socializzazione anche piacevole e per certi versi un pò “zen”.
La raccolta però non si conclude qui. E’ necessario infatti essiccare i fiori in modo da renderli conservabili per poterli utilizzare durante tutto l’anno.
Alla sera quindi, mettiamo i fiori raccolti durante la giornata in un essiccatoio, nel quale “passeranno” la notte. L’essiccato fa circolare aria tiepida tra i fiori, in modo da asciugare l’umidità senza rovinare gli aromi del fiore. E’ molto importante non avere troppa fretta, ma neanche metterci troppo tempo, insomma ci vuole equilibrio.
La mattina successiva diamo una controllata e se è tutto regolare lasciamo riposare e raffreddare i fiori per qualche ora e poi procediamo a metterli sottovuoto. In questo modo ne preserviamo l’aroma.
La raccolta procede in genere per 4-5 giorni distribuiti di solito tra la metà di agosto e l’inizio di settembre. Dipende dalle varietà e dal grado di “maturazione”.
Quest’anno il Cascade è la varietà che ci ha dato maggiori soddisfazioni. Fiori molto belli e un ottima produzione. Direi che le le premesse per fare una grande Pale Ale ci sono tutte!