L’idea nasce dalla volontà di creare un prodotto unico per celebrare i primi dieci anni del birrificio (2011-2021). Il progetto parte nel 2019 quando decidiamo di creare un distillato di birra, un prodotto che possa attraversare gli anni e ricordarci anche in futuro di questa prima tappa del birrificio.
Come molte cose spesso nate inaspettatamente, veniamo a conoscenza del Pino Mugo, da una chiacchierata con Mario Marrè . Mario ci racconta delle proprietà aromatiche e balsamiche di questo arbusto e di come in passato in Val d’Aveto venisse utilizzato per aromatizzare le grappe caserecce, rendendole dei veri e propri elisir.
L’idea di seguire e valorizzare questo sapere antico ci affascina fin da subito e decidiamo di metterlo in infusione nel distillato. Sarà un distillato di birra del bracco con infusione di Pino Mugo della Val d’Aveto.
Per la raccolta ci accompagna Mario. E’ inizio maggio e con nostra grande sorpresa ci ritroviamo a raccoglierlo sotto una nevicata.
Il paesaggio diventa subito magico, un bell’auspicio che ci da già sognare per il nostro Cichetìn.
Parallelamente contattiamo la Distilleria Beccaris. Una distilleria familiare che opera dal 1951. La filosofia artigianale della distilleria ben si sposa con la nostra. Nella parete del locale di distillazione una scritta ricorda “Il mago anima la materia ed è pura magia”. E su sapienza, magia ed energia si fonda l’arte della distillazione.
L’alambicco utilizzato è di tipo discontinuo a bagnomaria, una tipologia di alambicco che consente di estrarre la pura anima del prodotto senza alterarne gli aromi. Marco, il distillatore, ci racconta della difficoltà di distillare la birra e delle continue attenzione necessarie per non rovinare un prodotto così delicato.
Il rapporto tra birra e distillato ottenuto è di circa 8 a 1, ovvero servono più di 8 litri di birra per ottenere 1 litro di Cichetìn a 40 gradi. Un prodotto assai prezioso.
La distillazione va avanti per tutta la giornata e quando arriva la sera, la preziosa essenza di birra viene messa a riposare nei tini di maturazione, dove sosterà per molti mesi fino a Ottobre 2020.
I primi assaggi ci fanno subito sussultare, anche tra i ragazzi della distilleria c’è subito entusiasmo.
Siamo di fronte ad un prodotto unico. Ci viene subito in mente il motto di alcuni clan scozzesi “I shine, not burn”. Si perchè questo Cichetìn una volta in bocca sprigiona al palato una grande varietà di aromi. Dal balsamico e resinoso del Pino Mugo al floreale del luppolo, a reminiscenze di orzo maltato. Il tutto con 40 gradi per niente invadenti.
Siamo certi che ve ne innamorerete anche voi.